lunedì 4 marzo 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



....... una questione della massima riservatezza.” Antonio terminò così la loro motivazione.
“E…Miranda, cosa c’entra in tutto questo?”
“Abbiamo necessariamente bisogno del suo aiuto. Non chiedermi di più. Non risponderei.”
Antonio si chiuse in un silenzio determinato.
Restarono tutti in silenzio. Ognuno immerso nelle proprie riflessioni.
Miranda e Antonio si accomiatarono e uscirono dal salotto, lasciando da soli i padroni di casa.
“Non tenermi il broncio, ti sembra che io abbia fatto poco per voi due, poco fa’?”, le disse Antonio.
“Grazie, grazie con tutto il cuore per quello che hai detto… ma il mio problema è un altro. Lei farà di tutto per tenerselo, e ha il coltello dalla parte del manico. Con un’avversaria così, dimmi, che possibilità avrò io?”
Sfinita e sconfortata, Miranda scoppiò in un pianto incontenibile e cercò rifugio nell’amico, il quale le fece appoggiare il capo sul suo petto. Pianse a lungo, lui la rassicurò con tenerezza. Dopo un po’ riuscì a calmarla, la condusse fino alla porta della sua stanza da letto e le posò un bacio sui capelli, augurandole la buonanotte.

Alois, sotto la risoluta insistenza di Giulia, salì con lei nella loro stanza da letto.
Lui sapeva bene quello che lei voleva e, da parte sua c’era l’assoluta certezza che non lo avrebbe fatto. Si prepararono per la notte. Alois si infilò sotto le coperte, e chiuse gli occhi. Giulia gli si adagiò accanto. Odorava di spezie orientali. Ricordava bene quei profumi delicatamente penetranti, sinuosi… che un tempo non lontano lo turbavano e lo eccitavano, conducendolo nei giochi erotici di lei.
Ora, quell’odore profanava il suo nuovo amore, fresco, pulito che sapeva di buono, e che per lui era sacro. Mentre pensava al suo amore, bello e sano, lei aveva iniziato a toccarlo… conosceva ogni suo punto sensibile e sapeva bene quello che voleva. I suoi sensi mendaci si abbandonavano a quelle carezze sapienti che, cominciavano ad avere ragione sulla sua volontà. Sentì il suo membro gonfiarsi, l’abitudine di tanti anni di buon sesso, lo spingevano ad entrare in lei, ne aveva voglia, cominciava a sentire dolore all’inguine provocato dal forte desiderio.
Improvvisamente rivide con gli occhi della memoria il giovane volto di Miranda quando arrivava al culmine del piacere sotto di lui, di come le si velavano gli occhi lucenti, mentre il godimento s’impadroniva di lei...

                           (tratto dal romanzo L'Odore Profano   continua....) 
                                                   
                                                          NICLA

things that you want more... yes...................

Nicla

venerdì 1 marzo 2013

ciao...

                              Nicla        

tratto dal romanzo L'Odore Profano



 Antonio era mezzo addormentato, ma dopo quella sferzata verbale fu del tutto lucido.
“Devo, capisci, devo assolutamente sapere cosa sta succedendo ad Alois. Sono sua moglie ed è mio diritto conoscere la verità.” Il respiro affannoso, sembrava fuori di sé. Antonio non sapeva esattamente quanto fosse accaduto. Ma ne intuiva la gravità.
“Ora, calmati e raccontami tutto.” La fece accomodare sulla poltrona accanto al letto.
“Mi sembra di vivere in un incubo… lui, mi ha trattato come un’estranea. Non mi vuole più.” Scoppiò in lacrime, che… finalmente, uscirono copiose, liberate.
Antonio andò in bagno, e ritornò con una scatola di fazzoletti di carta.  Giulia pianse a lungo. Alla fine riprese il controllo di sé.
“Vuoi che ne parliamo?” Seduto sul letto, di fronte a lei, Antonio aspettava che lei si decidesse.
“Devo, voglio, capire cosa sta succedendo. Spero che tu sia in grado di chiarirmi.”
“Forse, se tu mi accennassi le tue perplessità, per me… sarebbe più facile darti delle risposte, non credi?”
Giulia gli parlò dei dubbi che l’attanagliavano sull’insolito comportamento del marito e gli accennò anche, quanto fosse accaduto poco prima.
“E’ un momento molto difficile, non puoi nemmeno immaginare che cosa ci aspetta nei prossimi giorni. Non posso parlartene apertamente, come ti ho già anticipato. Abbiamo una “Regola del Silenzio”. Nessuno dei membri del nostro gruppo legale ha facoltà di divulgare notizie di questo processo. Abbiamo l’obbligo del silenzio, come ti ho già spiegato poco fa, si tratta di un processo esplosivo, comprendi?”
“Certo, lo so bene, è già accaduto che vi siate trovati in circostanze analoghe. Ma questa volta è diverso, è difficile da spiegare. Avverto un muro, un rifiuto nei miei confronti… Alois é chiuso come un riccio. Come posso spiegarti, Antonio… E’ come se percepissi… qualcosa che mi sfugge. Una cosa personale… sai che c’è un ostacolo, un pericolo incombente nella tua vita… ma non lo vedi, non lo tocchi, ma sei che c’è! Riesci a capirmi?”
“Sì. Posso capirti, ma non sono in grado di aiutarti.  Appena ti sarà possibile, parla con tuo marito. Lui è l’unico che può darti una risposta.”
“Grazie per la pazienza e per il tempo che mi hai regalato, sei tanto caro!”
L’accompagnò alla porta, raccomandandole di riposare.....

                           (tratto dal romanzo L'Odore Profano     continua....)
                                                                  Nicla