giovedì 2 maggio 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Giulia girò la chiave nella toppa e aprì, facendosi da parte.
Lui l’abbracciò strettamente, e la baciò con dolcezza.
“Vorrei dormire con te questa notte.” Le disse, piano. Con timore.
“Me lo stai chiedendo, o comunicando?” Lei gli sorrise.
“Scusami non ho posto bene la domanda, te lo sto chiedendo.”
“Sì. Mille volte sì!”
Rimasero abbracciati stretti, stretti. Il tempo sembrava sospeso, mentre nelle loro vene il sangue scorreva più velocemente. Lui, quella notte l’amò con passione. Con dolcezza. Con furia. Con abbandono totale. Con disperazione. Ora che aveva trovato quella donna, che sembrava fatta apposta per lui, non tollerava l’idea che prima o poi, lei se ne sarebbe andata.
“Giulia, io vorrei… farei di tutto, perché tu restassi qui. Con me.”
“Sono qui, sono con te Joss.” Rispose Giulia, amabilmente.
“No, ascoltami… vorrei che tu rimanessi con me, per vivere la nostra vita, insieme.”
“Joss, l’idea di separarmi da te mi fa stare male, ma ci conosciamo così poco! Tu cosa provi per me? Io cosa provo per te?” Non era facile, esprimere semplicemente le sensazioni che provava, sapeva solo che con lui stava bene. Era il suo paradiso. Ma, era ancora troppo legata alle formalità. La sua vita si era basata su una serie di consuetudini. Aveva amato suo marito, ma non aveva voluto dargli un figlio, era stata un’egoista. Desiderava essere sempre al centro dell’attenzione per Alois, ambiva offrirgli il suo corpo stupendo come un dono quotidiano d’amore, non l’aveva mai sfiorata l’idea di deturparlo con una gravidanza. Capì all’improvviso, che quello che aveva creduto fosse amore, nient’altro era che una forte intesa sessuale. Alois si era innamorato di un’altra al punto di chiederle il divorzio, questo, significava che altrettanto aveva provato lui nei suoi confronti. In fondo, ed ora lo capiva molto bene, lei non ne aveva fatto un dramma per questa separazione. Per lei significava dover cambiare abitudini. Soprattutto temeva che mai più avrebbe incontrato un uomo con il quale stabilire una perfetta complicità. Le venne il dubbio, in quel momento, che lei forse, non era mai stata realmente innamorata di Alois. Suo marito. Ora doveva assolutamente capire cosa provava per Joss, non doveva ricadere unicamente nell’amore sessuale. Era abbastanza matura da eseguire una lunga introspezione e quello era il momento giusto.
Mentre era ancora persa nelle sue riflessioni, Joss cominciò a rispondere alle sue domande.
“Io credo, che il sentimento che provo per te sia… amore. Ne sono sicuro. Sto bene, con te al mio fianco. Vorrei che tu… fossi la donna della mia vita, la madre dei miei figli. La donna con cui condividere il bene e il male, l’unica donna da possedere.” Era una vera dichiarazione d’amore. Semplice e sincera.
“Oh, Joss! Per me non è così semplice. Ho ancora un marito, e mi aspetta un lungo periodo per ottenere la separazione…” Cominciò a spiegare Giulia.
“Ho capito, tu non provi le stesse cose che sento io per te. Non mi ami. Facciamo che… be’, non ti ho detto nulla. Forse è meglio così. Forse hai ragione tu. Noi… qui, siamo più semplici. Quando un uomo e una donna stanno bene insieme, e si amano, si sposano.”
“Io non ho detto di no, ti ho detto che devo prima separarmi legalmente da mio marito”.
“E, quanto tempo passerà?” Le chiese lui con il tono di voce amareggiato.
“Mio marito è un avvocato, anche lui vuole fare in fretta e penso che farà il possibile per accelerare la procedura.”
“Scusami, ti ho lanciato addosso un mare di parole, senza pensare a tutti i tuoi problemi. Aspetterò tutto il tempo che sarà necessario”.
“Joss, sto male all’idea di staccarmi da te, ma adesso che ci siamo parlati, vorrei... 

   (tratto dal romanzo L'Odore Profano   continua.... )
Un saluto e, buona girnata a tutti, Nicla 

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