mercoledì 24 aprile 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Le due sorelle furono così felici di ritrovarsi. Erano già trascorsi  tre mesi e mezzo da quando si erano viste l’ultima volta. A Miranda venne un nodo alla gola, al solo pensiero che da lì a poco sarebbe rientrata a Padova. Aveva deciso di parlare con Eleonora, di raccontarle del suo amore per Alois. Lo avrebbe fatto dopo il giorno di Santo Stefano.
Furono giorni da fiaba, come sempre del resto. Era sempre stato così. Erano una Fu così felice il mattino successivo di risvegliarsi nel suo letto, nella sua casa… con la sua famiglia. Le salirono le lacrime agli occhi. Dividersi tra due amori così grandi… entrambi immensi.
Fu una giornata intensa e lieta. Miranda ed Eleonora andarono a Siena, per gli acquisti dei regali Natalizi. Pranzarono fuori, in un bel localino rinomato per la sua cucina casalinga. Parlarono di una infinità di cose. Ad un tratto, nel mezzo di un’altra cosa di cui stavano discutendo, Eleonora pose a Miranda la domanda chiave.
“Sorellina, devi dirmi qualcosa?” La colse di sorpresa. Miranda, arrossì.
“Sì. Come sempre mi leggi nel pensiero. Devo parlarti. Pensavo di farlo dopo questi giorni. Comunque si tratta di una cosa bella….”
“Parliamone ora. Ora va bene, siamo sole, tranquille, cogliamo il momento. Questo è quello giusto.”
Miranda iniziò il suo racconto dall’inizio. Le disse tutto. Fino in fondo. Non trascurò nessun particolare.
“Come ti senti ora?” Le domandò Eleonora tranquillamente.
“Meglio, sì, molto meglio!” Le rispose Miranda con un timido sorriso.
“Ascoltami, non fartene un cruccio, ti conosco da sempre.... quando lo sapranno mamma e papà non accadrà nulla. Non ti preoccupare.”
“Tu dici? Ma lui è ancora sposato… ha chiesto la separazione alla moglie due settimane fa e, noi stiamo insieme da molto di più. Papà non può approvare una cosa del genere.” Sospirò profondamente.
“Ascoltami, io sono tua sorella e ti voglio bene. Secondo me a volte le cose… succedono e, senza che nessuno le vada a cercare. E’ qui che sta la differenza, a mio parere.”
“Non so cosa fare con la mamma. Mai le ho tenuto nascosto qualcosa… anche papà ne soffrirà, ne sono sicura. Alois voleva accompagnarmi a casa, desiderava presentarsi al babbo per spiegargli ogni cosa...”
“Credo... forse non sarebbe stata una cattiva idea. Le cose, per quanto possano sembrare gravi, si risolvono meglio guardandosi in faccia.”
“Oh, Eleonora, ho sbagliato a tenerlo fuori… hai ragione! Con il babbo si sarebbero capiti, ora ne sono sicura. Ma non era facile per me…”
“Su, non fare quella faccia da funerale! Troveremo una soluzione. Per ora non diciamo niente, poi vedremo. Abbi fede sorella.”
Eleonora le sembrò più ottimista del dovuto.
“Ora mi spiego l’anello che porti al dito. Pensavo l’avessi comperato in un negozio di bigiotteria, ma non ti nascondo che a me, quelli, erano sembrati veri diamanti! Così non ho fatto domande, avevo immaginato che ci fosse un uomo di mezzo.”
“Già, è così, è il suo regalo di fidanzamento. Avevi capito tutto.”
Si abbracciarono, complici da sempre, unite dal grande affetto che le legava.
famiglia.
Come si dice, tutte le cose belle durano poco, e fu così. Il tempo se ne scappò via veloce, e venne il momento di ripartire, del distacco.

Miranda ed Alois si erano sentiti tutti i giorni, cosicché erano già d’accordo che lui sarebbe andato a prenderla al suo arrivo.
Era lì ad aspettarla. La vide arrivare, bella e radiosa. Si rese conto di quanto le fosse mancata, ancor più di quanto immaginasse. Miranda lasciò andare la borsa da viaggio per terra e gli corse incontro, lui la prese tra le braccia, la strinse così forte che le mancò il respiro.
“Non voglio stare da solo, mai più. Non hai idea del vuoto che ho sentito intorno a me. Lo sai che non riesco a restare senza di te, ti prego…”

       (tratto dal romanzo L'Odore Profano  continua... )
                                               Un forte abbraccio,  Nicla






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