carissimi amici che mi seguite dai più svariati punti del Mondo, voglio mostrarvi i luoghi dove io sono.
Un abbraccio sincero.
Nicla
martedì 30 aprile 2013
raccontare...
My friends............
In questi ultimi giorni, sono molto presa, é complicato: ho appena terminato di rileggere e correggere il mio nuovo romanzo.
Non voglio però, trascurare la vostra amicizia. Per me é importante. E, non lo sto dicendo perché fa parte del gioco. Io, non gioco, con chi mi segue. Sono passati molti mesi da quando ho iniziato a tenere questo Blog. Ci ho lavorato. All'inizio, non sapendo che cosa fare, poi... piano, piano, vedendo le vostre numerose presenze, ho cercato di capire... di capirvi e, ho cominciato a raccontare...
A raccontare le pagine del mio romanzo L'Odore Profano, proponendovi delle foto, per dirvi che, dovunque voi siate, ho cercato di raggiungervi.
Il contatto, la comunicazione. Sono cose importanti per me! Vi ho lasciato più volte il mio indirizzo e-mail. Sono convinta che ci siano degli impedimenti, al.... 'non comunicare' ... tra di noi.
Altrimenti avrei ricevuto messaggi da parte vostra. Tuttavia, vedo che siete sempre di più a seguire il mio Blog... il mio cammino. Cammino con voi. E, di tutto questo, non ho da dire che una sola cosa: grazie., dovunque voi siate: nel mondo.
Quando, alla sera apro il mio Blog, e, vedo in quanti siete venuti a leggermi, be', sono felice.
Presto ricomincerò a darvi i brani del mio romanzo L'Odore Profano, per il momento, ho bisogno di sentirvi vicini. E' un momento importante per me. E, voglio condividerlo con voi.
Una buona giornata a tutti voi, che mi seguite.
Nicla
In questi ultimi giorni, sono molto presa, é complicato: ho appena terminato di rileggere e correggere il mio nuovo romanzo.
Non voglio però, trascurare la vostra amicizia. Per me é importante. E, non lo sto dicendo perché fa parte del gioco. Io, non gioco, con chi mi segue. Sono passati molti mesi da quando ho iniziato a tenere questo Blog. Ci ho lavorato. All'inizio, non sapendo che cosa fare, poi... piano, piano, vedendo le vostre numerose presenze, ho cercato di capire... di capirvi e, ho cominciato a raccontare...
A raccontare le pagine del mio romanzo L'Odore Profano, proponendovi delle foto, per dirvi che, dovunque voi siate, ho cercato di raggiungervi.
Il contatto, la comunicazione. Sono cose importanti per me! Vi ho lasciato più volte il mio indirizzo e-mail. Sono convinta che ci siano degli impedimenti, al.... 'non comunicare' ... tra di noi.
Altrimenti avrei ricevuto messaggi da parte vostra. Tuttavia, vedo che siete sempre di più a seguire il mio Blog... il mio cammino. Cammino con voi. E, di tutto questo, non ho da dire che una sola cosa: grazie., dovunque voi siate: nel mondo.
Quando, alla sera apro il mio Blog, e, vedo in quanti siete venuti a leggermi, be', sono felice.
Presto ricomincerò a darvi i brani del mio romanzo L'Odore Profano, per il momento, ho bisogno di sentirvi vicini. E' un momento importante per me. E, voglio condividerlo con voi.
Una buona giornata a tutti voi, che mi seguite.
Nicla
lunedì 29 aprile 2013
non smettere di sognare!
Sono il Signore del mio Regno.
Io sono una scrittrice, i miei personaggi vivono, amano, soffrono... a mio piacimento.
La vita, é diversa.
Viviamo, amiamo, soffriamo.
Andare avanti, solo questo, possiamo...
Però, leggere un romanzo, ci dà l'opportunità di vivere un'altra vita. Molti libri ci daranno l'opportunità di vivere altre vite.
E' difficile, vivere, ogni giorno.
E' difficile proporsi.
E' difficile essere compresi...
Che cosa vogliamo alla fne?
Solo poter essere noi stessi.
E' difficile.
Incominciamo a leggere... vivremo emozioni... sarà tutto meno difficile, se alla sera, lontano dai problemi , di tutti i giorni, avremo la possibiltà di affondare tra le righe, penetrare in ... una storia.
Superiamo gli ostacoli della quotidianità!
Sono come voi..... Nicla
Io sono una scrittrice, i miei personaggi vivono, amano, soffrono... a mio piacimento.
La vita, é diversa.
Viviamo, amiamo, soffriamo.
Andare avanti, solo questo, possiamo...
Però, leggere un romanzo, ci dà l'opportunità di vivere un'altra vita. Molti libri ci daranno l'opportunità di vivere altre vite.
E' difficile, vivere, ogni giorno.
E' difficile proporsi.
E' difficile essere compresi...
Che cosa vogliamo alla fne?
Solo poter essere noi stessi.
E' difficile.
Incominciamo a leggere... vivremo emozioni... sarà tutto meno difficile, se alla sera, lontano dai problemi , di tutti i giorni, avremo la possibiltà di affondare tra le righe, penetrare in ... una storia.
Superiamo gli ostacoli della quotidianità!
Sono come voi..... Nicla
venerdì 26 aprile 2013
un saluto speciale a chi, mi segue...
Dai meravigliosi Colli Euganei, dove io vivo, mando a tutti voi che mi seguite un pensiero:
grazie, vi sento accanto a me. E' come se ci parlassimo. Forse non tutti riuscite a scrivermi una e-mail e, questo mi dispiace molto, non poter comunicare con molti di voi che mi seguite.
Comunque cerco di fare del mio meglio, tra i molti impegni, di scrivere per voi qualcosa quasi tutti i giorni. E' un modo per dirvi che mi fa molto piacere vedere che siete in molti, in tutto il mondo, che visitate il mio Blog.
Amici degli States, amici della Federazione Russa, amici della Germania, amici del Regno Unito, amici della Corea, amici Italiani, non vi ho tenuti per ultimi... ma voi siete a casa! Un forte e sincero abbraccio. Nicla
giovedì 25 aprile 2013
Giulia e Joss... Africa
Giulia e Joss, una storia d'amore...
Romanzo L'Odore Profano
395 pagine ISBN 978-88-6281-689-2
Nicla
nella città di Padova....
Luoghi dove vivono i personaggi del romanzo L'Odore Profano.
un abbraccio a tutti voi, Nicla
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Giurò
a sé stessa che non l’avrebbe mai ferito, in alcun modo. Meritava solo di
essere amato.
Trascorsero
un’intensa notte d’amore. Alois era felice, non solo perché aveva tra le
braccia il suo amore, ma anche perchè avvertiva in lei una sorta di cambiamento,
non sapeva bene cosa fosse accaduto, capiva solo che lei si era schiusa fra le
sue mani, come un bel fiore si apre ad offrire il suo nettare. Ora, era finalmente
consapevole dell’amore di Miranda per lui!
Il
mattino seguente, dopo essere stato lungamente coccolato e amato dalla sua
donna, uscì a malincuore da quelle braccia calde e morbide, ma qualcosa
d’importante e necessario lo attendeva in città. Doveva, infatti incontrare
Giulia, di ritorno dall’Africa, per definire la loro separazione.
Arrivò
in studio in anticipo e preparò tutta la documentazione per l’arrivo della
moglie.
Antonio
si affacciò alla sua porta dopo una mezz’ora. Si accordarono su alcune cose, e
attesero l’arrivo di Giulia. Fu annunciata da una delle segretarie, che
l’accompagnò nello studio personale di Alois. Assieme ad Antonio stavano
rivisitando alcune testimonianze inerenti al processo a cui entrambi stavano
lavorando, quando lei fece il suo ingresso.
Entrambi
stentarono a riconoscerla. Era un’altra persona. Il color biscotto della pelle
le donava moltissimo. I suoi occhi verdi sembravano più grandi. Appariva
leggermente dimagrita, senza nulla togliere alla sua grazia ma, la cosa
fondamentale, ciò che la rendeva diversa, era lo sguardo più profondo… intenso,
armonioso. Era molto seducente.
“Giulia,
ti trovo bene, in gran forma e, non trovo un aggettivo all’altezza del
pensiero!” Antonio la guardava rapito, mai, era stata così affascinante.
“Grazie
caro amico, come stai?” Gli chiese, mentre gli offriva la guancia da baciare.
Si
rivolse al marito, porgendogli la mano, amichevolmente.
Anche
ad Alois non era sfuggito il cambiamento della moglie, ma evitò ogni tipo di
commento.
“Giulia,
hai fatto buon viaggio?” Le chiese cordialmente.
“Grazie,
sì. Come ti ho anticipato per mail, gradirei concludere alla svelta… dopodomani
ho l’aereo per ritornare in Africa.”
“Per
quanto mi riguarda, è tutto pronto, e tu?”
“Non
ho avuto il tempo di trovarmi un avvocato. Dato che a mio parere, la
nostra é una separazione consensuale… Antonio potrebbe rappresentarmi.”
“Bene,
allora fai le tue richieste Giulia, non ci sono problemi. Puoi rivolgermi tutte le
domande che vuoi, e… che cosa chiedi ad Alois per questa separazione?”
“Io,
non voglio nulla.” Lei rispose.
“Come
sarebbe a dire?” Antonio le rivolse le solite domande di rito.
“Non
appena sarà possibile, io vivrò in Zambia. Non ho alcun problema di ordine
economico… il patrimonio di mio padre spetta a me e, un giorno sarà tutto di
Laura. Nostra figlia deciderà della sua vita come meglio crede, è maggiorenne.
Fra tre mesi, quando ritornerò, lei avrà avuto modo di prendere una decisione.
Vorrei solo firmare questi documenti e... ripartire.”
I
due uomini erano alquanto sorpresi per la categoricità con cui Giulia aveva esposto
i suoi propositi. Non la riconoscevano. Aveva compiuto una metamorfosi. Quella
che avevano dinanzi era una donna sicura e determinata, non aveva lasciato loro
nemmeno lo spazio per una considerazione, li aveva zittiti con poche parole.
Dopo aver firmato una sfilza di carte, strinse loro la mano e s’avviò decisa
alla porta. I due amici restarono in silenzio per un bel po’, nessuno dei due
voleva essere il primo ad intavolare il discorso. Alois fu il primo a prendere
la parola.
“Sinceramente
non avevo in mente nulla, ma non mi sarei aspettato di vedere Giulia così
cambiata, non so che cosa pensare…”
“Mio
caro amico, l’abbiamo sempre considerata una bella donna sofisticata, educata,
invidiata, gentile, eccetera eccetera. Ma nessuno di noi l’ha davvero
conosciuta a fondo. E’ stato… come vederla per la prima volta. Ti assicuro che
mi ha fatto uno strano effetto.”
“Già,
hai ragione, è un’altra donna. Deve esserle accaduto qualcosa in Africa, e
qualcosa di… buono. Certo che mi ha sorpreso.”
“E
con Laura come la mettiamo? Sua madre, tra virgolette, l’ha scaricata.”
“Le
parlerò io, non vedo altra via d’uscita, e poi vedrai, una soluzione la
troveremo…”
“Mettiamoci
al lavoro, che il tempo fugge.” Antonio cambiò discorso, c’era lavoro da fare e
molto.
Giunta
a quella che era stata la sua casa, Giulia aprì la porta ed entrò.
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua...)
Buona giornata, Nicla
mercoledì 24 aprile 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Le
due sorelle furono così felici di ritrovarsi. Erano già trascorsi tre mesi e mezzo da quando si erano viste l’ultima
volta. A Miranda venne un nodo alla gola, al solo pensiero che da lì a poco
sarebbe rientrata a Padova. Aveva deciso di parlare con Eleonora, di raccontarle
del suo amore per Alois. Lo avrebbe fatto dopo il giorno di Santo Stefano.
Furono
giorni da fiaba, come sempre del resto. Era sempre stato così. Erano una Fu
così felice il mattino successivo di risvegliarsi nel suo letto, nella sua casa…
con la sua famiglia. Le salirono le lacrime agli occhi. Dividersi tra due amori
così grandi… entrambi immensi.
Fu
una giornata intensa e lieta. Miranda ed Eleonora andarono a Siena, per gli
acquisti dei regali Natalizi. Pranzarono fuori, in un bel localino rinomato per
la sua cucina casalinga. Parlarono di una infinità di cose. Ad un tratto, nel
mezzo di un’altra cosa di cui stavano discutendo, Eleonora pose a Miranda la
domanda chiave.
“Sorellina,
devi dirmi qualcosa?” La colse di sorpresa. Miranda, arrossì.
“Sì.
Come sempre mi leggi nel pensiero. Devo parlarti. Pensavo di farlo dopo questi
giorni. Comunque si tratta di una cosa bella….”
“Parliamone
ora. Ora va bene, siamo sole, tranquille, cogliamo il momento. Questo è quello
giusto.”
Miranda
iniziò il suo racconto dall’inizio. Le disse tutto. Fino in fondo. Non trascurò
nessun particolare.
“Come
ti senti ora?” Le domandò Eleonora tranquillamente.
“Meglio,
sì, molto meglio!” Le rispose Miranda con un timido sorriso.
“Ascoltami,
non fartene un cruccio, ti conosco da sempre.... quando lo sapranno mamma e
papà non accadrà nulla. Non ti preoccupare.”
“Tu
dici? Ma lui è ancora sposato… ha chiesto la separazione alla moglie due settimane
fa e, noi stiamo insieme da molto di più. Papà non può approvare una cosa del
genere.” Sospirò profondamente.
“Ascoltami,
io sono tua sorella e ti voglio bene. Secondo me a volte le cose… succedono e,
senza che nessuno le vada a cercare. E’ qui che sta la differenza, a mio
parere.”
“Non
so cosa fare con la mamma. Mai le ho tenuto nascosto qualcosa… anche papà ne
soffrirà, ne sono sicura. Alois voleva accompagnarmi a casa, desiderava
presentarsi al babbo per spiegargli ogni cosa...”
“Credo...
forse non sarebbe stata una cattiva idea. Le cose, per quanto possano sembrare
gravi, si risolvono meglio guardandosi in faccia.”
“Oh,
Eleonora, ho sbagliato a tenerlo fuori… hai ragione! Con il babbo si sarebbero
capiti, ora ne sono sicura. Ma non era facile per me…”
“Su,
non fare quella faccia da funerale! Troveremo una soluzione. Per ora non
diciamo niente, poi vedremo. Abbi fede sorella.”
Eleonora
le sembrò più ottimista del dovuto.
“Ora
mi spiego l’anello che porti al dito. Pensavo l’avessi comperato in un negozio
di bigiotteria, ma non ti nascondo che a me, quelli, erano sembrati veri
diamanti! Così non ho fatto domande, avevo immaginato che ci fosse un uomo di
mezzo.”
“Già,
è così, è il suo regalo di fidanzamento. Avevi capito tutto.”
Si
abbracciarono, complici da sempre, unite dal grande affetto che le legava.
famiglia.
Come
si dice, tutte le cose belle durano poco,
e fu così. Il tempo se ne scappò via veloce, e venne il momento di ripartire,
del distacco.
Miranda
ed Alois si erano sentiti tutti i giorni, cosicché erano già d’accordo che lui
sarebbe andato a prenderla al suo arrivo.
Era
lì ad aspettarla. La vide arrivare, bella e radiosa. Si rese conto di quanto le
fosse mancata, ancor più di quanto immaginasse. Miranda lasciò andare la borsa
da viaggio per terra e gli corse incontro, lui la prese tra le braccia, la
strinse così forte che le mancò il respiro.
“Non
voglio stare da solo, mai più. Non hai idea del vuoto che ho sentito intorno a me. Lo
sai che non riesco a restare senza di te, ti prego…”
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua... )
Un forte abbraccio, Nicla
martedì 23 aprile 2013
tratto dal romanzo L'Odore Profano
Lasciarono
il fuoristrada e proseguirono a piedi, il rumore ora, era più forte. Giulia
riconobbe il frastuono delle cascate.
“Ti
piace, qui?” Le chiese Joss.
Si
trovavano di fronte a uno scenario straordinario. Quasi allo stesso livello
della radura, una cascata precipitava giù verso il basso. L’acqua scrosciante
aveva, per uno strano effetto dei raggi solari, i colori dell’arcobaleno.
Giulia era senza parole. Quella, era un’oasi paradisiaca. Joss la condusse per
mano. La aiutò a salire lungo la roccia, lateralmente. A un certo punto
l’aggirarono. Si trovarono dinanzi a una grossa fenditura sulla parete rocciosa,
alta circa un metro e larga quanto bastava a una persona per passare. Entrarono.
Si trovarono all’interno di un antro appena illuminato. Il luogo era fresco e
accogliente. Quasi al centro della grotta, un laghetto. L’acqua aveva uno
strano colore quasi… bianco latte. Circa tre metri di diametro. Pressappoco.
“Che
posto strano… sembra di essere in un altro pianeta!” Esclamò Giulia.
“Vieni,
avvicinati…” Joss s’inginocchiò accanto alla pozza e vi immerse la mano. Lei lo
imitò. Il suo stupore raggiunse il massimo quando sentì che l’acqua era calda.
“Non
è possibile, sembra acqua termale!”
“E’
come se lo fosse. Il principio è un po’ diverso, ma la sostanza è quella.
L’acqua è ricca di sali minerali, l’ho analizzata, è ricca di zolfo proprio
come l’acqua termale. Fa bene al corpo e alle ossa.”
“Che
posto incantevole!”
“Togliti
la camicia e i pantaloni. Immergiti. Io entro subito, vedrai... è molto
piacevole.”
Senza
attendere risposta, Joss si tolse la camicia, gli stivali…. Mentre si
spogliava, Giulia osservava attentamente il suo corpo scolpito. Il colore della
pelle non era ambrato, certo… sua madre era inglese. Il suo corpo, possedeva tutta
la bellezza dell’Africa. Lo guardava ammirata, mai aveva visto un fisico così
perfetto. Forse Alois… Scacciò subito il pensiero del suo ex marito. Per ultimo
Joss si sfilò i boxer e, di spalle si immerse nell’acqua.
“Vieni,
non sai che cosa ti perdi se non lo fai.”
Giulia
non temeva di entrare nell’acqua. Non temeva, né si vergognava di spogliarsi di
fronte a lui. Aveva paura di sé. Come sarebbe riuscita a stargli accanto, con
la voglia, che aveva di abbracciarlo? Alla fine si arrese. Si spogliò davanti a
lui con calma e senza falsi pudori. Lo raggiunse e si immerse nell’acqua calda
e solforosa. Chiuse gli occhi appoggiando la schiena sul bordo del laghetto, rimase
immobile. Nessun pensiero a sfiorarla. Completamente abbandonata. La mente
leggera, annullava ogni sua riflessione. Mai avrebbe immaginato che esistesse
un posto simile.
“Ti piace? Avevo ragione di insistere, dimmi?”
“Ti piace? Avevo ragione di insistere, dimmi?”
“Sto
così bene, che potrei morire all’istante.”
“No,
devi vivere, per gioire di questi momenti. Quante altre cose vorrei farti
scoprire!” La sua voce era profonda e leggermente roca.
(tratto dal romanzo L'Odore Profano continua..... )
un abbraccio Nicla
Iscriviti a:
Post (Atom)