mercoledì 27 marzo 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Giulia si diresse verso casa, carica dei nuovi acquisti. Suonò il campanello e pensò che non lo aveva mai fatto prima. Venne Teresa ad aprire, la liberò subito dai pacchetti e borse varie.
“Signora, poteva telefonarmi, le sarei venuta incontro per aiutarla, come al solito”, la rimproverò garbatamente Teresa.
Giulia non rispose, in quel momento era sommersa dai pensieri più vari, per quanto tempo ancora sarebbe rimasta in quella casa?
Conosceva bene Alois, sentiva di averlo perduto, capiva che lui non la voleva più, probabilmente c’era un’altra. Non era, come diceva Antonio, preoccupato per il nuovo processo. Lei, lo conosceva bene. Era chiaro che un fatto nuovo doveva essere accaduto, un fatto rilevante, importante, che lo aveva portato lontano da lei. Mai, prima di allora, Alois, si era comportato così. Era sempre stato un uomo passionale, avevano un’intesa sessuale notevole, lui aveva fatto sempre l’amore con lei, tutti i giorni, non riusciva a tenerlo lontano, il sesso era una cosa irrinunciabile per lui. Ed ecco che tutto a un tratto, lui non voleva più farsi nemmeno toccare da lei. Alois impazziva per i suoi giochi erotici…
Sicuramente c’era un’altra. Ma, quando? E come? Era sempre con Antonio, a lavorare. E poi, qualche notte prima, non era forse salito in camera da letto mentre lei stava dormendo, e aveva fatto sesso con lei, come non mai? L’aveva posseduta in modo rude… con forza e, lei… le era piaciuto da morire. Il mattino dopo se n’era andato prima del suo risveglio, come una canaglia.
“Sì, non può essere che così,” pensò Giulia tra sé, ”c’è un’altra donna, altrimenti...

                                  (tratto dal romanzo L'Odore Profano    continua... )
                                                                   Nicla 

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