giovedì 21 marzo 2013

tratto dal romanzo L'Odore Profano



Lui andò in bagno, si fece una doccia, rimase sotto l’acqua a lungo, si sentiva sporco, e voleva togliersi di dosso quell’odore profano.
Poi, si rifugiò nel suo studio, chiudendo a chiave la porta. Si sdraiò sul divano e dopo aver recuperato un piumino nel guardaroba, vi si infilò sotto. Piano piano, si allentò la tensione. Chiuse gli occhi e si addormentò.
Da quando era uscito dalla stanza, Giulia, non si era mossa. Sembrava impietrita.
Non era mai accaduto nulla di simile. Era profondamente scossa, non riusciva a connettere. Cosa stava accadendo alla sua vita? Aveva avuto un marito innamorato fino a pochi giorni prim... la sua bella famiglia, e ora come una specie di sortilegio si era impossessato di tutto. L’uomo che amava l’aveva rifiutata, come se avesse avuto tra le braccia un’estranea. Che ne era stato della loro attrazione sessuale, del loro innamoramento, dello stretto legame che li univa? Come, può finire una storia importante in così breve tempo. Ma... era accaduto! Giulia non riusciva a farsene una ragione, più ci pensava, e più tutto l’insieme le appariva inverosimile.
Si alzò, nel cuore della notte, risoluta. Voleva capirne di più. Non poteva aspettare il...

                 (tratto dal romazo L'Odore Profano    continua... )

                                      a presto,  Nicla 

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