martedì 12 febbraio 2013

tratto dal romanzo L'Odore profano



Nevicò tutta la notte senza sosta e, al mattino, la città si ritrovò sotto quaranta centimetri di neve.
Dalla cucina, provenivano degli odori a dir poco invitanti. La casa si animò di buon umore.
Fu servita la colazione nel tinello al primo piano, la tavola imbandita era un vero spettacolo e, a tutti venne una gran fame. Allegramente gustarono le prelibatezze preparate da Teresa, mentre commentavano le prodezze della notte appena trascorsa.
“Sai che ti dico Alois, dovremmo farle un po’ più spesso, queste piccole pazzie, rallegrano la vita!” Antonio lo guardò, con aria sorniona.
Giulia aveva gli occhi brillanti, ed era ancora più bella, aveva uno sguardo sognante.
“Chissà, voi due che cosa avete combinato stanotte!” Antonio li guardava con occhi maliziosi, mentre continuava a punzecchiarli.
“Tutta invidia la tua, mio caro, tutta invidia”. Lo canzonò Alois.
“Guarda “caro” che oggi in tribunale ti avrò tra le grinfie, sicuramente per gran parte della mattinata, ci sarà da ridere”. Aggiunse Antonio scherzoso...


tratto dal romanz L'Odore Profano    (Continua)


Nicla

                             

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