lunedì 22 ottobre 2012

...Era caduta la notte. Avevo abbandonato i miei utensili. Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte. Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare! Lo presi in braccio. Lo cullai.
Gli dicevo:"Il fiore che tu ami non è in pericolo...Disegnerò una museruolaq per la tua pecora...e una corazza per il tuo fiore...Io..."
     Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo come toccarlo, come raggiungerlo... Il paese delle lacrime è così misterioso...

A.D.S.-E
 



è...così dolce, e magico... Nicla


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